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Letteratura Poeti Famosi



Il viaggio dell’impossibile.

Il viaggio dell’impossibile.

Ho tanta serenità, sai l’uomo è burlesco,
ma e vivo e vuol vivere,
son avide le mie voglie e penso,
penso tanto e male,
che vuoi i pensieri giungono come possono
buoni e cattivi, ma io prendo tutto.

Cos’è dunque il cuore?
Vero è lo strumento dei poemi,
il mezzo per scrivere e strillare
con sublime mormorio i suoi
vaporosi esaltanti sintomi, e noi?

Noi amiamo, giudichiamo,
a volte siamo malati, sofferenti,
felici, tristi, e nonostante tutto
scriviamo false beatitudini,
affetti, gioie, e le verità?

Quanto poco ci vuole per esser
ipocriti, io non sono colto,
forse ho attraversto lo stesso
percorso dei grandi,
ma con passi diversi
ed in momenti differenti,
in modo indegno,
ma son vivo e soffro e gioisco
e non muoio mai, io sono imperituro,
si perchè i dolori durano eternità.

La semplicità e l’irruenza
son complici malvagi e perfidi,
e son l’alibi di chi è, ma non può,
siamo gli ingannevoli umori
di strane sostanze che il Buon Dio
ha assemblato e forse noi siamo
gli incolpevoli risultati.

Io mi vergogno delle mie tristezze
sono solo piccoli racconti,
forse noiosi, ma veri e sinceri,
si adesso mi è chiaro tutto,
l’amore, l’amicizia son solo
lame gelide e solo chi sa
usarle con imperizia
e voluttuosa accidia
è l’immortale
custode del nulla.

Raffaele Feola.

This entry was posted on sabato, settembre 24th, 2016 at 18:58 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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