La ruota della vita.
Tal percorso
non conduce a mete,
forse è partenza,
giunsi a codesto parer poiché
non fui pronto, e
non per voler mio,
che volli percorrer
tal sentiero,
anzi più volte fermai i miei passi,
ma strane folate di vento
mi sospingevano,
incuranti del mio incerto voler,
verso luoghi ignoti,
strani e sconosciuti,
incuranti delle mie perplesse titubanze.
Dunque con animo rassegnato proseguii,
certo con ansia,
ma deciso a scorrer quel sentiero,
cosi come volle il machiavellico,
a me ignoto autore di tal stranezza.
Strani e mutevoli personaggi sfioravano
gli arbusti e le fronde scure
che costeggiavan quel lembo
di terra battuta che percorrevo,
io finsi indifferenza, ma i miei occhi
si torcevano a dismisura
pur di recepire la
loro forma, certo misteriosa,
ma inquietante.
Poi all’improvviso
un personaggio,
fatto di forma inconsueta,
il cui corpo non emetteva
ne ombra ne luce,
si avvicinò e con voce pacata,
quasi a voler rassicurarmi,
pronunciò frasi che lì per lì mi
parvero sconnesse.
Poi con fare mistico e soave
mi porse una pergamena,
poi svanì, nel nulla,
cosi come apparve,
dopo il primo stupore
lessi il contenuto di
quel misterioso messaggio,
che cosi recitava:
“ Tu non decidi,
tu puoi solo percorrere,
tu non muori se prima non nasci,
tu sei colui che deve essere,
non colui che vuole essere,
il percorso della tua vita è tracciato,
devi percorrerlo,
sempre e comunque,
la vita è una ruota e devi percorrerla
come tale, alti e bassi,
solo allora avrai il tuo premio,
il silenzio,
la tua anima,
il tuo nulla.”
Ciro Sorrentino Scrive:
“…tu non muori se prima non nasci…”: di fronte a questo verso di tale potenza espressiva – di significato e del significante -, non posso che inchinarmi e dire “condivido il tuo pensiero, fratello”.
Quanti pupi, quanti burattini mascherati, finti e falsi, vanno in giro senza sapere nemmeno perchè esistono.
E li vediamo sorridere nella loro illusoria felicità, nelle loro menzogne manipolate e mediate dalla loro incoscienza e dalle condizioni esistenziali di una realtà aliena e straniera.
Ben pochi possono comprendere il valore della morte, solo chi nasce alla vita, chi ne assapore gioie e tristezze, con pacatezza e serenità d’animo, può veramente dire “Ho vissuto il mio tempo e adesso posso avviarmi al riposo, o meglio, al risorgere nelle braccia di Dio e del suo Universo creato”.
A presto.
Con affetto e stima,
Ciro Sorrentino