Il vento e l’attesa

 

Come penose anime

rincorriamo il vento e

fra mille urla nel silenzio

di una folle notte,

senza stelle e senza luci,

fuggiamo dall’infame

ed ingiusto destino.

 

Avverso e oltraggioso

è il nostro futuro,

le nostre labbra si fan dure,

gli occhi senza pupille

spingono le nostre mani a cercarsi,

ma l’invisibile non ha corpo,

paura ed amore 

si avvicendano con disinvolto alternarsi,

e strani sapori di

un amaro nettare tormentano

il fine palato

di chi credeva di possedere l’amore,

ma altri non era

che l’illusione di due anime

perse nel vuoto di un

baratro senza fine.

 

Non temere amore,

la fine di qualcosa

è sempre l’inizio di altro,

è le mie mani sporche di

fede e di amara rassegnazione,

saranno dolci

nel toccare il tuo volto,

sapranno aspettare,

tu sei è sarai la luce

nell’angustiante

buio della mia vita.

 

Guai al cieco che non vuol vedere,

triste il sordo che non ascolta o

il loquace che non parla,

la vita sfugge

ad essi con lenta agonia e

il rimpianto sarà irremovibile,

ora non mi resta che

raccogliere le ceneri di un amore arso

nel fuoco della passione e

spargerle

nel vento della speranza e dell’attesa.

 

This entry was posted on lunedì, ottobre 7th, 2013 at 17:27 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Post a Comment




Security Code: