VEDI MIO CARO NEMICO…
Vedi mio caro nemico,
il tuo attimo di libertà l’hai avuto,
te l’ho concesso,
ma non hai saputo trarne vantaggio.
Ah povero stolto,
strimpellatore di versi
che altrove scrivi
e pensi di essere capace.
Eh sì,
credo che Napoli,
vedendoti sulle sue strade,
si vergogni al mondo intero.
Ma nel mio regno,
caro il mio nemico,
non metterci più piede,
torna al tuo nulla.
Ah dimenticavo,
quando scrivi
rileggiti qualche volta,
ti rivedrai in molti errori.
Sai, io non t’ho mai calcolato,
perché io la penso
come il Marchese del Grillo:
-Perché io so io…
Non solo ma vado avanti
come Virgilio:
“Non ti curar di lor,
ma guarda e passa”.
Tu che nemmeno discerni
l’orma dall’impronta
e che se ti guardi allo specchio
non ti vedi, perché sei il nulla,
tu che di umile non hai nulla
e che scrivi avvolgendoti
nel tuo vuoto rimare,
– Taci!
Per la tua diffamazione
hai segnato il tuo futuro
e lo spazio che t’avevo concesso
me lo riprendo.
E non ti saluto,
perché, profferir ancor parola,
sarebbe come encomiare
la tua insulsa vuotaggine.
30.09.2013 dott., professore di Lingua e Letteratura Italiana Ciro Sorrentino
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Feola Raffaele Scrive:
Ho scritto nella tua mail nuova ma mi è stato rifiutato. Dimmi solo se sono stato io, per me è importante. Ciao Ciro
Feola Raffaele Scrive:
Il” Nulla” non era riferito a te naturalmente, ma a chi si era preso gioco di me, di qualcosa
Feola Raffaele Scrive:
Meno male, pensavo di averti offeso, che sospiro di sollievo amico mio