Un mondo migliore
Sarà un mondo bellissimo,
i viottoli di campagna diverranno autostrade,
i sentieri di montagna
si tramuteranno in luoghi di passeggio,
ove donne e uomini sfoggeranno i loro
abiti migliori e
tutti saranno consenzienti e galanti,
il sole rimarrà sempre e
il buio della notte sarà solo un ricordo.
I bimbi con i loro baschi nuovi,
il bavero alla marinara e
i loro ricchi giochi,
si rincorreranno felici e
sazi di benessere e serenità.
Voli di uccelli bellissimi,
mille penne ..mille colori,
fiduciosi prenderanno il cibo
dalle mani di chiunque.
Gli uomini tireranno fuori
dai loro taschini preziosi orologi
con pietre preziose incastonate,
e controlleranno se
l’ora del grande pranzo è giunta.
Un mondo dove non esisterà
dolore, invidia, rabbia,
la morte sarà un premio e
la vanità al primo colpo di
vento si dissolverà.
E finalmente…
l’Uomo che trascina la Croce
potrà fermarsi esausto e riposare
e come per incanto
le ferite che ognuno di noi gli ha inferto
saranno guarite,
e quando si rialzerà
dimenticherà di aver posseduto
quella croce e sorridente
tornerà alla casa del Padre
felice di aver adempiuto al suo compito.
Ma sarà davvero cosi’?
Ciro Sorrentino Scrive:
“…donne e uomini sfoggeranno i loro abiti migliori…”:
e allora ciascuno scoprirà il suo vero volto, e, senza vergognarsi di ciò che, mostrerà il volto della sua anima, quella parte d’amore riposta da sempre per timore di essere giudicati e sottovalutati dagli altri…
Con l’affetto e la stima che riposi e in te ripongo,
Ciro Sorrentino
P.S.: questa attuale è la mia nuova mail
Ciro Sorrentino Scrive:
“…Voli di uccelli bellissimi, mille penne ..mille colori, fiduciosi prenderanno il cibo dalle mani di chiunque”:
si faccia attenzione a questo librarsi degli uccelli dai variopinti e accesi colori, è come se l’autore stesse rappresentando la poliedricità dei pensieri, pensieri d’amore e di serena condivisione d’intenti, pensieri positivi che avvicinano l’uno agli altri senza timore di essere fraintesi o persino minacciati.
Ti abbraccio,
Ciro Sorrentino
Ciro Sorrentino Scrive:
“…Gli uomini tireranno fuori dai loro taschini preziosi orologi con pietre preziose incastonate, e controlleranno se l’ora del grande pranzo è giunta”:
si noti la voluta intenzione di rafforzare la qualità di questo tempo laddove il poeta per due volte usa l’aggettivo preziosi/preziose, sia al maschile che al femminile.
L’impiego da lui cercato è intenzionale, perché il tempo non fa distinzioni, né discriminazioni, il tempo non ha sesso: è esso bilancia delle azioni, misura dei fatti, rendiconto di quanto ciascuno ha fatto sia nel bene che nel male.
Il tempo è giudice supremo, la distanza che fornisce l’unità di misura per quantizzare e qualificare l’identità di questo misero essere chiamato uomo.
Con l’affetto che ci lega,
Ciro Sorrentino
Feola Raffaele Scrive:
Ciro amico mio ci sei mancato, un abbraccio
Lele
Ciro Sorrentino Scrive:
Nel rinnovarti i complimenti per la poesia, voglio farti annotare il mio nuovo indirizzo mail: purtroppo quello di prima non andava.
Un abbraccio,
Ciro