Ricordi e Speranze
Colui che giunse volle capire,
l’umana vita è un labirinto senza uscite,
i sterili fiori incolori è senza fragranze
invogliano il grigiore,
l’indifferenza deturpa gli animi
lacerando speranze e buon senso..
Ricordi di vecchi affetti, derisi e vilipesi,
attimi di felicità rubati da esseri turpi e ingombranti,
il triste fascino del male si rallegra
dell’insperato successo, il fiore dell’obbrobrio
cresce fiorente,
inala fiele e inganna anime
semplici e asservite, con il crudele disegno
di una vaga promessa d’amore.
Tracce di vita nel nostro mondo, nel deserto della vita
oggetti smarriti scuotono lontani ricordi e
vecchie abitudini,
scambiarsi un fiore, dirsi ti amo,
correre nei prati mano nella mano
e raccontarsi.
Evanescenti forme si alternano nel cuore di chi ama,
i silenzi fragorosi sono sinfonie
intonate ed urlate da animi consenzienti
e l’attesa struggente di un bacio
diverrà il l’inizio di una delirante avventura…
quella dell’amore.
Ciro Sorrentino Scrive:
“…correre nei prati mano nella mano e raccontarsi…”:
un verso stupendo che da solo esprime e rappresenta tutto il pensiero del poeta che si ritrova a confronto con una realtà contraddittoria e sconcertante, una realtà che sembra sempre deludere le aspettative di ordine logico e morale.
SI NOTI, NELL’INCOSCIENZA, A VOLTE VOLUTA ALTRE VOLTE INCONSAPEVOLE, DEL POETA, LA SOTTILE RAFFINATEZZA CON LA QUALE SONO STATI DISPOSTI I DUE PREDICATI “correre” e “raccontarsi”.
Il primo è all’infinito per rendere universale il messaggio, implicito ed oggettivo, di una volontà ad agire e sentirsi vivo con i propri simili.
Il secondo è all’impersonale per dare conferma di una condizione esistenziale che dall’universale ritorna sui drammi dei singoli uomini.
Tale stato coscienziale diventa intimistico e personale fino ad esprime, come in un ultimo grido di speranza, quella necessità di rappresentare e di rappresentarsi.
MA COSA INTENDE RACCONTARE DI SE STESSO E DEGLI ALTRI IL POETA?
CERTAMENTE L’UNICA VERITA’ INDISCUTIBILE ED ASSOLUTA CHE DISTINGUE L’UMANITA’ DALLA BESTIALITA’, E CIOE’ L’AMORE ASSOLUTO, QUELL’AMORE CHE DIVENTA COMUNIONE E PARTECIPAZIONE EMPATICA E VISSUTA NEL MOMENTO CHE DUE O PIU’ INDIVIDUI SI CERCANO E SI TENGONO PER MANO, IN UN AFFLATO DI SERENITA’ E DI PACE.
I miei complimenti,
Ciro Sorrentino
Feola Raffaele Scrive:
Sai Ciro dire che si resta lusingati delle tue recensioni e cosa frivola è scontata, ma permettimi di dire una cosa, spero che tu non ti arrabbi, ma quello che scrivi lascia di stucco, la tua …non so come definirla…umanità, cultura,
è straordinaria, rendi col tuo cuore tutto più bello e fantastico.
Ti abbraccio e ringrazio la tua generosità, ripeto ..ci serve gente come voi per capire…quello che sta succedendo. Con affetto Lele Feola