L’Abbandono
Penetrante e rabbiosa l’ira
di un vil tradimento per
il mio cuore malandato, ma
beffarda e bugiarda incise con
segni vistosi e graffianti le sue
certezze.
Or che tale fosco e irrequieto
concetto di abbandono mi
appare chiaro e non certo
lusinghiero, non ho che da
appellarmi alla sua
comprensione.
Ho descritto il suo animo
come tal libro,
ove son raccolte le
più belle storie d’amore ,
ma cosi non è,
io per sempre non avrò
che il silenzio,
per non dissipare
le sue ultime dolci parole che
ancora son cosparse nella ormai
mesta aria.
Son incatenato ad un ricordo,
ormai vago,
ma aleggia il sentore di un sortilegio,
per quel che è stato
io vivrò di rimpianti,
ma l’equità vuole che ella
forse un giorno mi rimpiangerà,
e insieme non potremo
che ascoltare solo le vaghe
parole di quel che rimane
del nostro amore,
inutili parole che ancora echeggiano
nell’aria buia e silente.