LE DURE STATUE DEL SILENZIO
Come folgore celeste
hai bruciato le polveri
che oscuravano
il mio orizzonte
e hai scheggiato la roccia
per piantare la tua rosa.
Così l’indocile oceano
del mio affanno
è divenuto presto
un’azzurra laguna
una sola stilla d’amore
in un’ampolla di cristallo.
Tu, amore mio,
sei esaltante alchimia
e della tua lacrima
mi fai dono
perché dalle ceneri
rifiorisca il vero amore.
Noi due, o mia Fenice,
siamo magnolia
per la buia terra
in questo silenzio
che frantuma le torri
delle magnifiche fortezze.
Io e te siamo un’onda
d’infinita purezza
che si riversa
a densi grappoli
per sciogliere
le dure statue del silenzio.
26.07.2013 Ciro Sorrentino
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