Nell’officina dell’anima
Stanotte sono sceso di nuovo nell’officina dell’anima,
ho rovistato con calma tra i rottami e i cataloghi,
dei miei se e dei miei forse.
Cercavo parole o forse sogni.
Storie e tracce del mio amore più grande.
Così, ho iniziato a montare tutti i pezzi curiosi,
scegliendoli a lume di cuore e memoria.
Ho provato a oliare, ingrassare e smussare,
fino a che non fluissero liquidi e semplici,
come quando scrivo per te e per me.
Come docile fila il tempo se lavoro attorno alla tua idea!
Perché è come se tu stessi con me e mi offrissi un sorriso,
che è solo luce, intatta e complice eco di sogni condivisi,
cuori intrecciati, mani che si sfiorano,
lingue che si cercano e corpi che si fondono.
Ma nulla lontanamente urla gioia
come i nostri pensieri che si specchiano,
nelle stesse frasi e negli stessi sogni d’amore.
(Vincenzo Buonaiuto 15.5.2013, 12:49:41)