IL NERO SPETTRO DELL’AMORE
Saltammo insieme
il cancello della morte
e fummo liberi,
liberi di rincorrerci
come rondini
che volano al nido.
Le nostre ali di farfalla
sostennero a lungo
mente e cuore
sui profumati campi.
Ma il cielo
fece specchio
alla terra
e il nero spettro dell’amore
ci colpì
con il veleno
delle sue frecce infuocate.
Cademmo
nel vortice del non ritorno
e ora siamo accasciati
come cavalli
che attendono la fine.
Neri i corvi
volano all’orizzonte
altri scrutano
dai rami spogli.
Il nostro calesse
si è fracassato
sulle rocce
e da una rupe
è prossimo
al suo salto nel vuoto.
Un dolore immenso
è nato dal caso,
il caso che ci ha tolto
il respiro
d’un solo ed unico bacio.
Ciò che resta
è un eterno sguardo d’amore
mentre scorrono lacrime,
lacrime
che specchiano
un cielo sempre più rotto
da orribili suoni
tra fulminanti bagliori.
30.04.2013 Ciro Sorrentino
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