IL VENTO .
Fischia il vento
tra le grande querce ,
silenzioso e freddo
accarezza il nulla ,
raccoglie le voci
lontane dei contadini
che seminano i campi .
Con piccoli mulinelli
gioca con le foglie morte
e non contento della
sua strana bizzaria
soffia sul polveroso
e arido sentiero
sollevando una nuvola
di polvere e sabbia .
Piu’ in la’ ,
in fondo al sentiero
si stagliano le prime
case del paese ,
contento e dispettoso
si infila nella strette
viuzze del paese ,
le finestre aperte
sbattono con violenza
al suo passaggio ,
urla e imprecazioni
di donne si sentono
dalle piccole case .
Spazza con folate
gelide la strada
sollevando mucchi di carta
e vecchi gionali ,
i vecchi seduti
fuori all’ osteria
si alzano cercando
riparo sotto al porticato ,
mentre qualcuno esclama
::: GESU ‘ CHE VENTO ::: .
Non contento di tutto cio ‘
come un birbantello
strappa dai balconi
il bucato steso sulle fune ,
è una girandola di panni
che volano e si stendono
sulle pietre della strada ,
poi vede ragazzini incitati
che corrono ,
chì dietro a una camicia
e chì dietro a un maglione .
Felice e contento
del suo strano operato
si alza nel nulla dell’ aria
sbufando e fischiando
tra piccole nubi bianche
scompare nell’ ombra
di un tramonto rosso fuoco .
carmelo ferrè…….10/02/2013
Ana Valdeger Scrive:
Potrebbe essere l’inizio di un bel romanzo…Riuscirò a leggere la continuazione ?Bellissimo essere trasportato dal tuo vento…
carmelo Scrive:
grazie del tuo commento ….nonso’ se una condizione per continuare a narrare questo viaggio …vedremo … ciao carmelo .