SULLE SPONDE DEL TUO LAGO
Nella muta e ovattata irriverenza
di questa sconfinata notte
mi conforta il tuo ignoto respiro.
Voglio sognare l’eterea voce
e attendo fremente l’aurora
per fissare il tuo vago orizzonte.
Finalmente s’indorano i campi
e seguo le ombre del grano
nella fresca aria del nuovo giorno.
Mi ritrovo sulle sponde del tuo lago
lì dove l’aria è sempre invitante
carezzevole brezza di teneri petali.
Riaffiorano le nostre emozioni
colpite e velate tra recisi fiori
sparsi all’ombra d’un salice antico.
Ritrovo la sconosciuta dolcezza
e cullo l’amabile ricordo
del tuo vergine e immobile viso.
Nell’eterna primavera dell’amore
cerco ancora la tua anima
perché abbia senso la mia vita.
25.06.2012 Ciro Sorrentino
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Ciro Sorrentino Scrive:
Ebbene ancora “…volevo (e voglio) che le mie parole
non fossero (e siano) l’accento d’un cigno morente…”
Ciro Sorrentino