LA REALTÀ È SIFFATTA AMAREZZA
…Sfinito. Smisuratamente stanco.
Sfinito sul vecchio molo
sfinito nel mutismo
delle ombre lunari.
Guardo la luminosa volta…
Vagheggio i suoi riverberi
nelle increspature
degli esuberanti flutti.
…Sfinito. Smisuratamente stanco.
Sfinito nel sommesso pianto
strappato dal fato
all’avvilito cuore.
Inseguo radiose immagini…
Sento trepidazioni
nelle aperte crepe
d’una forestiera onda.
Ghermisco le povere lacrime
perse all’acre silenzio
nella scia d’un gelido vento.
…Sfinito. Smisuratamente stanco.
La realtà è siffatta amarezza…
Denso e acuto tormento
che oscura la via
d’un cuore stanco e sfinito.
14.04.2012 CIRO SORRENTINO
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Cinzia De Rosis Scrive:
Il poeta affida al “mutismo delle ombre lunari” le sofferenze dell’animo afflitto dal nulla, un nulla che spegne finanche la speranza e rende anche i ricordi disperati.
In questa poesia si scorge l’amarezza e il dolore di chi ha perso la percezione dell’oltre (la dimensione di Fantàsia), e nel contempo la consapevolezza che la realtà interiore si scontra con l’impossibilità di realizzare i sogni, provocando così noia e insofferenza.
Ciao prof.,
Letterature Comparate, prof. Cinzia de Rosis