giugno 6, 2016 - Posted by Feola Raffaele- 0 Comments
Non tendermi la mano, dimmi solo addio. Volle il mio pavido cuore tendere e aggrapparsi a te mia cara, ma che folle effluvio nello sfiorare la tua mano, cosparsa di un sudore untuoso e arrogante, gelida e impertinente, e vile fu il tuo rifiuto nel porgermi aiuto dall’allontanarmi dall’orlo del precipizio dell’oblio. […]
giugno 5, 2016 - Posted by Feola Raffaele- 0 Comments
Addio cuore Sono già silenzio e senza sguardo, un buio delirante e irrispettoso, lacera e rende più profonde le maledette rughe che prepotenti si arrogano del mio volto ma che dire degli aneliti di una gioventù lontana, i cui sapori ancora esasperano la mia risolutezza, …son ormai arreso ad una evidente e sana rassegnazione. […]
giugno 5, 2016 - Posted by Feola Raffaele- 0 Comments
Fuggi. Quanti chiarori e poi bui taciturni, ma che bella la tua fremente luce amor mio, Dio mio quanto t’amo e quanta musica odo , ella giunge lieve e avvince il mio cuore, con mille lusinghe in una sera qualsiasi, brulla e nostalgica. Quante ombre e presenze nel campo spoglio e senza fiori, che […]
giugno 5, 2016 - Posted by Feola Raffaele- 0 Comments
Vane promesse. Promesse di morbide fragranze, dolci sospiri e felici amplessi. Quanta armonia e teneri lamenti mentre l’infinita ignoranza fugge ricercando magnifiche e impossibili grazie, ma io compresi le perfide virtù delle ingrate e insoddisfatte speranze. Quante inutili brame in me, confuso d’amore e mani ruvide carezzano il mio volto mortificato e deluso. Quante […]
giugno 5, 2016 - Posted by Feola Raffaele- 0 Comments
Dolce foschia Ordir il plagio di un racconto d’amore, è come tesser la trama di un complicato arazzo, ove sapienza e gioia ordiscono scene e disegni suggestivi e fantastici. Io ho quasi terminato il mio, manca il tuo volto amore, ma non riesco a delinearlo, mi avvicino alle stelle e ne rubo lo splendore, mi […]
giugno 5, 2016 - Posted by Feola Raffaele- 0 Comments
Vana speranza La mia vecchia finestra di antico legno dal colore verde oscuro ricco di piccole crepe, il suo davanzale di bianco marmo, meta e luogo di passeggio degli immortali e goffi colombi, l’ amara brezza dall’ odore acre che da sempre giunge esalato da ciminiere di nera pietra, opera di cuori avidi ed esecrabili, […]