Letteratura Poeti Famosi



L’ULTIMA LUCE DI LUNA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Di notte, quando le strade sono deserte, nel silenzio degli uccelli e del vento, fisso il cielo per accogliere il tuo sorriso.   Un tintinnio d’ori sottili annuncia il tuo arrivo: la gioia suona alle finestre e all’uscio coperto da intricati rami grigiastri.   Di notte, quando tutti dormono e il vento spegne nelle […]



UN LIBERO FOLLE VOLO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Se potessi essere nel tuo universo sorriderei del tempo che stringe.   …Non posso stendere le piccole ali su questa terra colma di grevi sbarre…   Amor mio, un giorno il tuo canto si unirà al mio in un libero folle volo.   24.11.2014 Ciro Sorrentino Share



NEL FRAGORE DEL SILENZIO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Le miniature sparse dei tuoi versi recano verità di remota scienza.   Si assiepano in segreto cerchio ombre e luci di memorie perdute.   Tremuli fantasmi prendono forma nel crepitio dei legni che ardono.   Profumati aromi annunciano la tua Primavera nel fragore del silenzio.   20.11.2014 Ciro Sorrentino Share



NEGLI ABISSI PROFONDI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  L’amore albeggiò nel tuo corpo sostanza e luce di misteriosa stella.   Giunse al tuo cuore da altri spazi e si impreziosì di puro splendore.   Nella tua armonia l’ignota Stasi prese forma e fattezze di donna.   Del pietroso buio il tuo verbo vinse il silenzio e le nebbie del tempo.   20.11.2014 […]



SCONOSCIUTI PETALI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Lasciasti il tuo seme nel mio giardino che attendeva una lacrima di poesia.   Il mio dolore nutrì la terra e fioristi di notte nel mare dei miei sogni.   Sconosciuti petali balenarono tremuli e vivi nella mia serra ormai morta all’amore.   20.11.2014 Ciro Sorrentino Share



LE TUE ROSE PROFUMATE dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Le mani dell’aurora pieghino lo stelo della notte ostile.   La lucerna del cielo spenga per sempre la fiamma del dolore.   Sugli alberi solitari siano le foglie su un arco tranquillo.   Le tue rose profumate quietino le pene nel mio letto di spine.   20.11.2014 Ciro Sorrentino Share