LE LACRIME DI MARIA (JESUS DEI )

GUIBILA DI GIOIA O MADRE VARCA IL CONFINE DELLA MORTE , TUO FIGLIO VIVE E IL SUO CORPO CHE ORA HA VINTO LA MORTE SI E’ UNITO AL SUO SPIRITO ….. MADRE, ABBRACCIA IL SUO NUDO CORPO VEDI ORMAI NON TREMA PIU’ MENTRE GIACE SULLA NUDA TERRA , LE TUE LACRIME MADRE RISCALDANO SOLO PER UN […]



SENZA FUTURO

 Vivo senza speranza nel distorto universo, tra ignote e siderali distanze, nel meschino tempo dell’inconsistenza.   Avverto l’ossessivo ed irrevocabile oblio, nei frantumi dell’amore, tra il disperato pianto del tramonto…   Resto sospeso nell’incolmabile abisso, tra spazi gelidi, nell’assurda disarmonia del tempo.   Scivolo senza scampo nell’oscurità della vita, nel vortice della noia, tra le […]



DISTANZE

 Nell’intricato abisso dei pensieri, solo indefinibili e illusorie ombre, e una nebbiosa, indistinta foschia…   Torpore di indicibile e sospeso silenzio, e smarrita, nello spietato abisso del tempo, la tremula e impalpabile seduzione del sogno.   Luci ancestrali e archetipiche euritmie, come schegge adunate di lontani ricordi, aderiscono al cuore nel sofferto destino.   22.05.2010 […]



A MIO PADRE .

              DICEMBRE SQUALLIDO ,LA NEBBIA RISTAGNAVAFRADICIA SULLE LUCI                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            DELLA NOTTE SILENZIOSA ,                                                                                                                                                                 UN GATTO ACCOVACCIATO  SUI MATTONI FUMAVACALDO DAL PELO ARRICCIATOMENTRE  ALL’ OMBRA DI UNLAMPIONE RANDAGGIO ILTEMPO COCCOLAVA LA MORTE .MIO PADRE , UN DISCRETOFARDELLO DI ANNI ,STRETTO DALLA CINGHIADEL TEMPO ERA CREPATOCOME UN’ OLTRE TROPPO PIENA ,SENZA MOTIVO ,PALLIDO SUL VISOUSCIVA DALLA SCENA DELLA VITACOME UN PESCE DALL’ ACQUA .CASA ERA LONTANA ,DOPO CINQUANTA CURVECOPERTA DALLA POLVERE ,RADA STAVA POVERISSIMAAD ASPETTARE UN RITORNO ;L’ USCIO SEMPRE CHIUSOERA UNA BARRIERA  AI SOGNI ,COME VI SBATTEVANO SOPRACADEVANO RIVERSI E TORTITREMANDO TIMIDAMENTE RASSEGNATI .LUI RITORNAVA CH’ ERA SEMPRE TARDI ,LASCIAVA IL CAVALLO D’ ACCIAIOE TORCENDO LE MEMBRA GHIACCIATEVENIVA SCRICCHIOLANDO VERSO NOI ,IL PIU’ PICCOLO DI NOI ,UNA BAMBINA ,SGUSCIAVA DAL VENTRE DI MIA MADREE BATTENDO I PIEDINI SUL CEMENTOSALTAVA NELLE SUE BRACCIA E LI’DORMIVA COME LA MISERIADENTRO AI SUOI STRACCETTI .NEL CAMINETTO ,TRA IL CREPITIODEI TIZZONI LA FIAMMA VINCEVALA LUCE ATTACCANDO LE OMBREALLE PARETI SCOLORITE ;MIO PADRE , APPIATTITO NELLASUA OMBRA VACILLAVA LENTAMENTECONTRO IL MURO ,ERA GRANDE ,NON AVEVA PAURA ,SCIORINAVA FILASTROCCHE DI SANTINEI SUOI POVERI PASTI E POISFIDAVA DIO CON POCHE DITA….;IO LO RICORDO ,SOLO DIECI ANNI DOPO ,ALL’ OMBRA DI UN LAMPIONE ORMAI SPENTO ,CON L’ INDICE DIRETTO ALLE STELLE ,ERA FINITO SFIDANTO L’ INFINITO …………….  CARMELO …..2006



INATTESI RISVEGLI

Nell’impenetrabile circolarità del tempo, alla disumana sospensione dell’essere, sopravanza un immobile silenzio…   Ma l’inesorabile franare fuggo, e dall’illogico non senso del vivere, raggiungo la zona aurorale del sogno.   Sconfino nella pura epifania della favola, oltre il gelo delle rarefatte illusioni, sul limitare evocativo del mito.   …Gravitante in sfumature d’immenso candore, tra sensazioni […]



ANTINOMIE

Vado smarrito nell’ignoto futuro, e, fuggendo la squallida solitudine, cerco certezze nei frantumi della memoria.   Riscopro l’altra faccia della vita, e scelgo la realtà salvifica dell’amore, aderendo al sogno della mia fata del cuore.   20.05.2010 Ciro Sorrentino