Pagina 3 di 512345

Letteratura Poeti Famosi



La deificazione della donna in “UN REMOTO ALFABETO TAGLIENTE” di Ciro Sorrentino

UN REMOTO ALFABETO TAGLIENTE   Ogni volta muoio e rinasco nelle vite di un gatto, e sempre la mia anima si apre al sorriso amandoti.   Così ritorno ai giorni uguali, mi rigiro e brucio, ardo come legna secca che scoppietta per riscaldarti.   Ma impera un gelo d’inverno e come un ciottolo invano sogna […]



Il nero allo specchio in “NELL’ARMONIA DI LUCI E SUONI” di Ciro Sorrentino

NELL’ARMONIA DI LUCI E SUONI   Esplose il buio silenzio quando il tempo si fermò perdendo contatto con il suo stesso vuoto.   Il nero vagì respirando e si specchiò nel nero comprendendo l’orrore del nulla sospeso nel nulla.   Allora levò corvini i teli e vergognandosi del sua gesso nudo si coprì d’infinita vastità. […]



LE MIE PICCOLE LUCI

Sono tra le tue lenzuola, mia oscura solitudine, tu, che della notte sei regina, abbracciami ora, ora che il giorno mi ha lasciato.   Tu che sei la sola realtà che all’uomo è specchio aiutami a dimenticare il giorno e il tepore dei raggi del suo inebriante mattino.   Spingimi nelle tue brume coprimi affinché […]



LA NAVE DI PORPORA

Nella scia del vento lo spazio suona di tristi note offrendo la mente al pensiero del mistero.   Allora tremola la nave di porpora e un’ombra avanza nel gelo sul frantumato pontile.   Fluttua nell’aria un sospiro e si trattiene tra le immote valli cercando le sue brezze.   31.08.2013 Cinzia de Rosis Share



UN CANTO D’USIGNOLO

Quando ascolto oscure voci solo un’ombra libera dal martirio che frantuma l’anima.   Allora vibra un battito d’ali che si adagia spingendo la mente nel tumulto di altri ritmi.   Un nuovo canto rasserena l’infida bufera curando le ferite con un balsamo d’amore.   31.08.2013 Cinzia de Rosis Share



OH, CUORE MIO, OBLIEREMO!

Esitante e smarrita fissavo il giardino delle inquiete stagioni quando mi avvolse un’imprevedibile caligine.   Camminai tra le aiuole seguendo il recinto che s’infiammò ardendo come rami trapassati da una folgore.   Presto divamparono  il mio cuore e gli immensi campi e tutte le api che nei prati indugiavano.   Oh, cuore mio, oblieremo! Insieme […]