marzo 1, 2014 - Posted by Cinzia de Rosis- Commenti disabilitati su La deificazione della donna in “UN REMOTO ALFABETO TAGLIENTE” di Ciro Sorrentino
UN REMOTO ALFABETO TAGLIENTE Ogni volta muoio e rinasco nelle vite di un gatto, e sempre la mia anima si apre al sorriso amandoti. Così ritorno ai giorni uguali, mi rigiro e brucio, ardo come legna secca che scoppietta per riscaldarti. Ma impera un gelo d’inverno e come un ciottolo invano sogna […]
febbraio 20, 2014 - Posted by Cinzia de Rosis- 1 Comment
NELL’ARMONIA DI LUCI E SUONI Esplose il buio silenzio quando il tempo si fermò perdendo contatto con il suo stesso vuoto. Il nero vagì respirando e si specchiò nel nero comprendendo l’orrore del nulla sospeso nel nulla. Allora levò corvini i teli e vergognandosi del sua gesso nudo si coprì d’infinita vastità. […]
settembre 4, 2013 - Posted by Cinzia de Rosis- 2 Comments
Sono tra le tue lenzuola, mia oscura solitudine, tu, che della notte sei regina, abbracciami ora, ora che il giorno mi ha lasciato. Tu che sei la sola realtà che all’uomo è specchio aiutami a dimenticare il giorno e il tepore dei raggi del suo inebriante mattino. Spingimi nelle tue brume coprimi affinché […]
agosto 31, 2013 - Posted by Cinzia de Rosis- 2 Comments
Nella scia del vento lo spazio suona di tristi note offrendo la mente al pensiero del mistero. Allora tremola la nave di porpora e un’ombra avanza nel gelo sul frantumato pontile. Fluttua nell’aria un sospiro e si trattiene tra le immote valli cercando le sue brezze. 31.08.2013 Cinzia de Rosis Share
agosto 31, 2013 - Posted by Cinzia de Rosis- 2 Comments
Quando ascolto oscure voci solo un’ombra libera dal martirio che frantuma l’anima. Allora vibra un battito d’ali che si adagia spingendo la mente nel tumulto di altri ritmi. Un nuovo canto rasserena l’infida bufera curando le ferite con un balsamo d’amore. 31.08.2013 Cinzia de Rosis Share
agosto 20, 2013 - Posted by Cinzia de Rosis- 2 Comments
Esitante e smarrita fissavo il giardino delle inquiete stagioni quando mi avvolse un’imprevedibile caligine. Camminai tra le aiuole seguendo il recinto che s’infiammò ardendo come rami trapassati da una folgore. Presto divamparono il mio cuore e gli immensi campi e tutte le api che nei prati indugiavano. Oh, cuore mio, oblieremo! Insieme […]