aprile 7, 2014 - Posted by Attilio Beltrami- 0 Comments
CHE DIRE DELL’ANIMA I tuoi occhi blu come il mare, effondono bagliori lucenti di mille gemme, ed il tuo volto deterso da un vento lieve di burrasca s’accende di una dolente passione. Le tue labbra rosse borbottano amplessi e frasi amabili tra silenziosi abbracci, in un fatuo idillio ormai all’epilogo. Donne avvinte a […]
aprile 7, 2014 - Posted by Attilio Beltrami- 4 Comments
DI FRENETICO DELIRIO MORTI Sarà incredibile ritrovarsi Nel silenzio del buio, Rivedere tutta la vita Che scivola via Dalla storia degli uomini… Sorrideranno i nostri occhi, Le mie e le tue mani Si fonderanno nell’arco Che infiniti universi Scaglierà in roteante fuoco. Guarda! Ci priverà il tempo Dei nostri corpi, Con il […]
aprile 3, 2014 - Posted by Attilio Beltrami- 4 Comments
VA E VIENE IL TUO ASTRO Hai chinato il capo aspettando muta che l’azzurra scia fermasse il tuo respiro. Con il tuo verdetto hai svincolato l’increspata vita dalle frenetiche acque. Sei rinata – anima – sciolta dalle ombre che accerchiano sul viale degli spettri. Va e viene il tuo astro in […]
marzo 23, 2014 - Posted by Attilio Beltrami- 3 Comments
GLI SPAZI TUTTI E IL MIO UNIVERSO DALLA RACCOLTA “A SYLVIA PLATH” D’ignoto e puro amore si nutrì la tua vita che si rialzò più volte, invano gridando – “Aiuto!” Rimase puro il tuo grido, fresca la tua anima fu rapita dalle onde di liquido e vaporoso fuoco. Ancora risuona la tua […]
marzo 18, 2014 - Posted by Attilio Beltrami- 7 Comments
NEGLI ECHI DELLA NOTTE Al tramonto vibra ogni respiro sul filo d’orizzonte…, non si vede la fine solo vampate di rosso nell’infinito. Rimbalzano voci lievi brezze di un cielo lontano…, ingenui e luminosi vanno i globi rincorsi dalle spume. Sottili rimbalzano le bolle d’aria sulle pareti ardenti…, bruciano fili di fumo vivo […]
febbraio 23, 2014 - Posted by Attilio Beltrami- 1 Comment
NELL’ARMONIA DI LUCI E SUONI Esplose il buio silenzio quando il tempo si fermò perdendo contatto con il suo stesso vuoto. Il nero vagì respirando e si specchiò nel nero comprendendo l’orrore del nulla sospeso nel nulla. Allora levò corvini i teli e vergognandosi del suo gesso nudo si coprì d’infinita vastità. […]